Una delle isole dell’arcipelago delle Azzorre, Santa Maria, potrebbe presto diventare una base per il lancio di piccoli satelliti, unica in Europa. Il progetto di uno spazioporto nelle Azzorre è un’iniziativa congiunta del governo portoghese e delle autorità regionali realizzata con il supporto tecnico dell’Agenzia spaziale europea, di cui il Portogallo è membro.
Il futuro spazioporto si occuperà di lanciare solo piccoli satelliti, a differenza dello spazioporto di Kourou nella Guyana francese. Attualmente, le aziende di otto paesi si contendono il diritto di utilizzarlo.
Quattordici imprese di Stati Uniti, Russia, Paesi Bassi, Francia, Italia, Germania, Spagna e Portogallo hanno presentato le domande per la prima fase del programma di lancio Atlantic Satellite.
Il segretario regionale per il mare, la scienza e la tecnologia Gui Manuel Machado Menezes spiega: “Al momento, c’è un comitato di alti funzionari preposto ad esaminare le richieste, dopodiché la commissione inviterà alcune società a partecipare alla seconda fase, dove saranno esaminati progetti più concreti, questa seconda fase si svolgerà tra gennaio e febbraio 2019. ”
Il programma è un passo importante per il Portogallo nello sviluppo di nuove tecnologie
Nella descrizione del progetto si legge: “La base dovrebbe soddisfare la crescente domanda di orbite speciali di piccoli satelliti, utilizzati per vari scopi, tra cui la comunicazione, il monitoraggio di attività agricole e della pesca, l’osservazione degli oceani misurazioni sulla Terra e nell’aria, il monitoraggio delle infrastrutture, lo sviluppo delle città e per la sicurezza. Si prevede che questo mercato varrà miliardi di dollari nei decenni a venire.
I creatori del programma prevedono di offrire servizi accessibili a coloro che stanno per lanciare satelliti di peso fino a 500 kg in orbite polari, o quelli in sincronia con il Sole a un’altitudine che va da 400 a 1.000 km sopra la Terra.
Piero Messina, rappresentante del Dipartimento Strategie dell’ESA a Parigi, ha confermato che: “L’agenzia parteciperà ai progetti e fornirà consulenza in tutte le fasi”.
Ad esempio, a luglio il governo portoghese ha inviato un recente studio all’agenzia che illustra le ragioni per la costruzione di uno spazioporto nelle Azzorre. Nel documento viene indicata la posizione dell’isola di Santa Maria come adatta per il lancio di tali oggetti.
Messina ha spiegato: “L’isola si trova nel mezzo dell’Atlantico, lontano da altri territori popolati, il che dà una maggiore sicurezza ai lanci”.
Oltre ai finanziamenti privati che saranno investiti dall’azienda aggiudicataria, il governo portoghese parteciperà con 5 milioni di euro.
Gui Menezes ha dichiarato: “Per fornire l’accesso allo spazioporto, verranno ricostruite diverse strade, alcune aree dell’aeroporto, come magazzini e compartimenti per lo stoccaggio del combustibile, saranno migliorate inoltre le infrastrutture di base dell’isola, come la rete di approvvigionamento idrico e la rete elettrica”.
Si prevede che lo spazioporto sarà operativo entro la prima metà del 2021. Secondo il governo portoghese ciò darà stimoli allo lo sviluppo della regione, creando nuovi posti di lavoro.
Menezes ha concluso: “Ci auguriamo che altre società di questo settore, che si occupano non solo di piccoli lanci satellitari ma anche dell’intera catena di produzione, inclusi software e hardware, prenderanno parte al progetto e speriamo che le aziende portoghesi partecipino attivamente al processo e facciano intervenire personale qualificato”.
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