Il caffè biologico di Manolo Nunes a Faja Dos Vimes a São Jorge – Azzorre

A FAJA DOS VIMES, SULL’ISOLA DI SÃO JORGE, UNA FAMIGLIA PRODUCE E SERVE IL PROPRIO CAFFE’ DA GENERAZIONI AL CARATTERISTICO CAFE’ NUNES

Faja dos Vimes, a Sao Jorge, nelle Azzorre è un posto magico. Le Fajas sono antiche colate laviche che nei millenni hanno creato penisole protese verso il mare dove è possibile coltivare (da qui il nome Faja – da feijões, fagioli).

dall’altra,L’isola di Sao Jorge ne conta piu’ di 70 e Faja dos Vimes è una delle piu’ affascinanti,  anche per merito di questo singolarissimo bar (il Cafè Nunes) che, unico in Europa a quanto pare, serve tazzine di godibilissimo espresso fatto con il caffè biologico prodotto nel proprio giardino!

UN CAFFE’ BIOLOGICO FATTO IN CASA? Si, GRAZIE!

Una tazza scolpita nel tronco di un albero, con l’incisione Café da Fajã, accoglie i turisti che  arrivano al Café Nunes.  “Il nostro caffè è buono, è di qualità. Viene gente da ogni parte del mondo a gustarlo”, ci dice il proprietario Manuel Nunes, 66 anni. Sul retro della casa si trova  quella che è la più grande piantagione di caffè nell’arcipelago delle Azzorre. “Quando comprai questa proprietà, c’erano solo una dozzina di piante di caffè. Oggi ne ho più di 500.”

Tutta la produzione, dalla raccolta alla tostatura, viene eseguita manualmente. “Il caffè tostato è fatto in casa, nel vecchio serta. Possiamo fare solo una tostatura alla volta e non più di un 1 kg e mezzo perché  usiamo solamente un fornello “, afferma Manuel Nunes che quest’anno prevede di realizzare un “buon raccolto” di 700/800 chilogrammi nella stagione.

Il Senor Nunes produce caffè biologico senza ricorrere a prodotti chimici utilizzando unicamente processi manuali. Sopra la caffetteria, sua moglie Alzira Nunes e sua sorella Carminda, si dedicano alla produzione di copriletti ad alto punto trapuntato, tessitura caratteristica dell’isola di São Jorge. “Siamo gli unici che continuano a produrli, qui sull’isola”, ci dicono con orgoglio.

La Faja in sè è magnifica: dopo essere scesi per la ripida ma ben asfaltata strada che scende dall’altipiano circostante fino al livello del mare ci si trova su di un pianoro surreale, circondato da un lato dall’oceano e sormontato dall’altra parte da imponenti declivi alberati. La sensazione e’ che il tempo qui si sia fermato, nonostante la presenza di automobili. E la vita scorre lentamente.