il GEOTURISmo alle azzorre
L’origine vulcanica dell’arcipelago delle Azzorre vanta ben 1766 vulcani di cui nove ancora attivi. Questa sua particolare origine regala un paesaggio fatto di caldere prosciugate attorno a bocche ricoperte di verde, sorgenti termali, laghi che occupano il posto di antichi crateri, campi di fumarole e sorgenti geotermali sottomarine. Un panorama unico.
In tutto l’arcipelago si contano circa 300 cavità naturali, grotte ed fosse verticali, anche se solo in parte sono aperte al pubblico. Per visitare aree vulcanologhe non aperte al pubblico si può comunque contattare il Governo Regionale delle Azzorre, attraverso la Segreteria Regionale dell’Ambiente e del Mare. Naturalmente l’esplorazione delle grotte può essere intrapresa, a fini scientifici o sportivi o semplicemente turistici, solo con l’attrezzatura adeguata e accompagnati da una Guida specializzata. Le visite possono essere effettuate in ogni periodo dell’anno: in primavera/estate durante gli orari fissi di apertura, negli altri periodi dell’anno prenotando preventivamente. Le altre zone di interesse vulcanologico a cielo aperto sono invece sempre visitabili.
Oltre ai centri d’interpretazione delle cavità vulcaniche aperte al pubblico, l’arcipelago possiede vari centri scientifici che aiutano a comprendere il patrimonio geologico azzorriano, come Il Centro d’interpretazione del Vulcano di Capelinhos, a Faial, che propone film, ologrammi e contenuti multimediali. Altre luoghi di interesse sono: il Museo vulcano-speleologico Os Montanheiros, (Terceira), la Casa della montagna (Pico), l’ Osservatorio astronomico, l’ ExpoLAB e l’ Osservatorio vulcanologico e geotermico delle Azzorre a São Miguel. Tutti i siti, i musei e i centri di interpretazione sono aperti e disponibili a visite di studio, concordando l’attività sempre con il Governo Regionale delle Azzorre, attraverso la Segreteria Regionale dell’Ambiente e del Mare.
Tutte le attività vulcaniche offrono diversi livelli di fruizione: scientifica, sportiva ma anche semplicemente turistica, adatta anche a famiglie e bambini: è davvero semplice organizzare una giornata che regala a grandi e piccini una discesa nelle profondità della terra, una camminata tra il verde dei boschi e la vista dell’oceano e un bagno finale e ristoratore in una piscina lavica naturale.
Santa Maria: l’isola più antica della Azzorre ci regala le colate basaltiche di Pedreira do Campo e di Ribeira do Maloás, il Barreiro da Faneca, conosciuto come «deserto rosso», la Cascata do Aveiro di 110 metri.
São Miguel: a São Miguel troviamo i grandi laghi vulcanici, algosa, come Sete Cidades, Lagoa do Fogo o Furnas oltre a molti altri, il cratere di Povoação, le piscine naturali d’acqua calda di Caldeira Velha, di Poça da Beija, di Caldeiras di Ribeira Grande, di Furnas.
Terceira: a Terceira merita una menzione speciale l’Algar do Carvão, in cui si possono vedere i resti di un’antica e vasta condotta vulcanica, da cui pendono le più grandi stalattiti di silicio del mondo. Citiamo anche La Gruta do Natal, le Furnas do Enxofre con le sue fumarole e la zona di acque termali di Carapacho.
Graciosa: la Caldeira da Graciosa è l’elemento paesaggistico più emblematico dell’isola, con una profondità di circa 270 metri e un diametro che va da 1,6 a 0,8 chilometri. All’interno della Caldeira e della sua cavità vulcanica si può visitare la Furna do Enxofre (‘grotta dello zolfo’) che comunica con l’esterno attraverso due grandi fenditure: è una cavità a volta perfetta, alta 40 metri nella sua parte centrale in cui si accede entrando in una torre edificata nel primo Novecento scendendo una scala a chiocciola di 183 gradini. In questa cavità vulcanica è possibile ammirare un lago d’acqua fredda ed una fumarola fangosa dal forte odore di zolfo. Sempre a Graciosa troviamo la Caldeirinha de Pêro Botelho, unica grotta a pozzo dell’isola di 37 mt circa di profondità, visitabile solo da esperti e speleologi.
São Jorge: la tipicità vulcanica di São Jorge sono le fajãs, superfici pianeggianti in riva al mare circondate da falesie. Le fajãs sono il risultato di eruzioni laviche che penetrarono in mare o di smottamenti di terra e roccia delle falesie che precipitarono per effetto di scosse sismiche, piogge intense o altri fenomeni naturali. La diffusa rete di sentieri dell’isola consente di visitare le oltre 70 fajãs di São Jorge con splendidi trekking: da quelle detritiche di Cubres e della Caldeira de Santo Cristo, alle fajãs laviche di Ouvidor, Velas e Almas. La catena montuosa centrale di São Jorge e disegnata da circa duecento coni vulcanici e crateri delle Bocas do Fogo, ora occupati da laghi, stagni o torbiere.
Pico: la natura vulcanica di Pico è dominata dal suo maestoso vulcano omonimo, 2.350 m di altezza e 19 chilometri di diametro medio, terzo maggiore vulcano di tutto l’Atlantico, che regala possibilità di semplici trekking o ascensioni in vetta. Sono comunque circa 200 i coni vulcanici sull’isola, anche qui diventati nel corso dei millenni stagni, laghi e torbiere. La vera particolarità dell’isola, oltre al vulcano di Pico, sono i campi di lava basaltica, nominati suggestivamente dai locali mistérios (‘misteri’), come il Mistério da Prainha e i mistérios di Santa Luzia, di São João e di Silveira.
Faial: il simbolo vulcanico dell’isola è la Caldeira, una depressione vulcanica con un perimetro di sette chilometri tutti percorribili con un magnifico trekking. Le discese al suo interno vanno organizzate e prenotate con agenzie autorizzate e specializzate: se decidete di avventurarvi potrete trovare un piccolo cono vulcanico, un laghetto e resti della primitiva foresta laurisilva, endemica delle Azzorre. Altro vulcano che caratterizza l’isola di Faial alla sua estremità occidentale è il vulcano di Capelinhos, testimone dell’ultima eruzione manifestatasi alle Azzorre tra il 1957 e il 1958, che ha aggiunto terra all’isola aumentandone l’estensione. Un luogo lunare, percorribile a piedi, fatto di rocce nere e rosse, di pendii ora verdeggianti, di scogliere a picco sull’oceano. L’area offre un Centro di Interpretazione provvisto delle più moderne tecniche espositive multimediali.
Flores: l’isola di Flores offre sette spettacolari crateri vulcanici: al centro dell’isola si trovano i crateri di Caldeira Branca, Caldeira Seca, Caldeira Conprida e Caldeira Negra (o Funda), profondo 105 mt. A sud troviamo Caldeira Rasa e Caldeira Funda e, più isolato dagli altri, il cratere di Caldeira da Lomba. La specificità vulcanica dell’isola, caratterizzata da crateri, laghi, torrenti, cascate, ha creato valli verdeggianti estese e profonde. La zona di Fajã Grande – Fajãzinha possiede una ventina di imponenti cascate, fra le quali quella di Ribeira Grande, che compiono un salto di 300 metri. Unica anche sull’isola la Rocha dos Bordões, uno dei monumenti naturali più famosi delle Azzorre: un insieme di grandi colonne basaltiche dai colori cangianti, in parte rivestita dalla vegetazione.
Corvo: l’isola, definibile come uno dei più remoti punti d’Europa, è caratterizzata dal cratere Caldeirão, di forma ellittica con profondità di circa 305 mt e diametro massimo di 2,3 chilometri. Il cratere, nato dal collasso della cima del vulcano centrale, ha sul suo fondo piccoli coni vulcanici che disegnano singole pozze d’acqua nel suo lago poco profondo. I cordoni lavici litorali che si sviluppano tra Portinho da Areia e Ponta Negra, con le loro prosecuzioni sottomarine, i cosiddetti caneiros, sono luogo di elezione per le immersioni subacquee.
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