Bere una tazza di tè viola vulcanico alle Azzorre
L’isola di São Miguel è patria di sorgenti termali le cui acque ricche di minerali tra le altre meraviglie sono in grado di dare al tè verde una intensa colorazione viola.
Alla richiesta di una tazza di “tè speciale” allo Chalet da Tia Mercês, Paula Aguiar, la proprietaria, riempie una brocca trasparente da un rubinetto che sporge da una parete della casa da tè. La particolarità è che l’acqua essendo termale ne esce naturalmente a 60 gradi centigradi, sufficienti per la preparazione di questo tè particolare.
All’inizio, la routine di riempimento della brocca non rivela nulla di strano, ma in breve tempo l’acqua limpida inizia a diventare grigia, per poi assumere i toni della lavanda ed infine una tonalità viola intenso. Il tè verde, macerando nell’acqua vulcanica perde il suo colore naturale per prendere anch’esso la stessa curiosa tonalità.
Reagendo con il tè verde ricco di antiossidanti, il contenuto di ferro e di acido non ossidato nell’eccezionale acqua vulcanica fa sì che la miscela rifranga la luce in una lunghezza d’onda diversa, come un prisma. I minerali nell’acqua assicurano anche che il tè non diventi amaro, anche se lasciato a lungo a macerare.
Il tè viola, tuttavia, è solo una delle tante meraviglie che questo insolito gruppo di isole ha da offrire.
São Miguel è una delle nove isole dell’alrchipelago delle Azzorre. Appartenenti al Portogallo, questo gruppo di isole nell’Oceano Atlantico si trova a circa 1500 km ad ovest di Lisbona ed a 3600 km dagli Stati Uniti. Tutte e nove le isole hanno origini vulcaniche e posseggono sorgenti termali, tuttavia São Miguel possiede alcune tra le più straordinarie tra esse.
La piccola città di Furnas, nella parte orientale dell’isola di São Miguel, presenta sorgenti calde e fumarole preistoriche, gorgoglianti pozze di fango, campi geotermici multicolori e ruscelli increspati sullo sfondo di montagne verdi con una vegetazione rigogliosa. A soli 40 minuti dalla vivace capitale Ponta Delgada, i visitatori possono avventurarsi nella valle vulcanica di Furnas e sentirsi trasportati su un altro pianeta.
La parte centrale del villaggio ospita una trentina di bacini idrici termici di diverse temperature e composizioni chimiche, la maggior parte con acqua minerale e ricca di ferro. Molte delle sorgenti calde, che ricordano quelle di Yellowstone, sono annidate in bacini con alti livelli di bicarbonato di sodio, boro, fluoro e tracce di anidride carbonica.
Per secoli, i locali hanno utilizzato l’acqua di diverse sorgenti calde per varie attività come cucinare, pulire e creare infusi a base di erbe. Altre sorgenti, invece sono segnalate da cartelli di pericolo e sono recintate con rocce: alcune sono davvero troppo calde, ed i gas che ne escono sono nocivi.
A partire dalla fine del 1700, i locali iniziarono a pompare l’acqua direttamente dalle sorgenti in apposite case da bagno. Nel 1866, un ricco uomo d’affari costruì una di queste case da bagno all’interno di una piccola casa estiva affacciata sulle fumarole circostanti.
Oggi, quella casa è diventata lo Chalet da Tia Mercês, la casa del “tè viola”. Nel retro del negozio si trovano ancora due vasche da bagno scolpite in pietra, utilizzate originariamente rispettivamente dalla famiglia del proprietario della casa e un’altra disponibile per chiunque avesse bisogno di un bagno.
La stanza è ora piena di vari tipi di prodotti: tè coltivato localmente (le uniche due piantagioni di tè rimaste in Europa sono entrambe a São Miguel), caffè São Jorge, formaggi di varie isole, pasticcini e muffin portoghesi, liquori e vini.
Nessuno sa esattamente quando è stata fatta la scoperta del tè viola, ma questa bevanda bizzarra si gusta al meglio insieme ad uno dei prodotti da forno artigianali di Aguiar: la torta al budino al cioccolato e banana che viene cotta sottoterra in una delle fumarole vulcaniche vicine!
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