ANIMALI E PIANTE ALLE AZZORRE
L’Arcipelago delle Azzorre è uno dei gruppi insulari più remoti dell’ Oceano Atlantico e proprio per questo suo isolamento ospita ancora oggi un discreto numero di specie endemiche, sia animali che vegetali.
Le isole Azzorre sono oggi considerate uno dei santuari mondiali della biodiversità e geodiversità, ed una delle migliori destinazioni del mondo per gli amanti del turismo naturale.
LA FLORA
Tra la flora originaria dell’arcipelago, in parte scomparsa dopo l’arrivo dei colonizzatori, è da menzionare la tipica laurisilva macaronesiana (foresta di lauri), composta da arbusti di ginepro (Juniper brevifolia), erica, alloro (Laurus azorica), tamerici e varie altre decine di specie endemiche ancora oggi osservabili. La Myrica Faya o lauro delle Canarie, è una delle più importanti e uniche specie diffuse e originarie.
La ”foresta di lauri” è una foresta sempreverde tipica delle isole della Macaronesia, composta da lauri sempreverdi che raggiungono anche i 40 metri di altezza.
Queste foreste, resti di una vegetazione che copriva buona parte del bacino del Mediterraneo durante il pliocene, regredirono nel resto d’Europa a causa della siccità, rimpiazzate da una vegetazione più resistente al clima secco. La posizione della Macaronesia, e quindi dell’arcipelago delle Azzorre, con il suo clima temperato e il conseguente mantenimento dell’umidità media, permette di mitigare le fluttuazioni climatiche e quindi la sopravvivenza di queste foreste.
Nelle Azzorre si trovano ancora oggi piccoli appezzamenti di laurisilva sull’isola di Pico, Terceira e sull’isola di São Miguel al di sopra dei 500 mt di altitudine.
Tra le altre specie che si possono incontrare alle Azzorre citiamo: il Cedro del Libano, l’Agrifoglio, il Viburno, l’ Erica scozzese, l’Erica scoparia o della scopa, la Bacca selvatica, l’ Euphorbia, il Ciliegio selvatico morello, il Mogano del Brasile, il Lauro ed il Corniolo.
Durante i secoli di colonizzazione l’uomo ha introdotto molte altre specie che oggi concorrono ad attribuire nuove caratteristiche al paesaggio. Tra queste ricordiamo le Acacie, le Camelie, la Belladonna, gli Agapanti, la Cryptomeria giapponese, le Magnolie, gli Ibischi, l’albero australiano della carta, gli alberi della canfora, il raro ginkgo così come, per noi comuni, platani, tigli, pini e palme. Tra tutte le specie introdotte nei secoli spiccano Ortensie e Azalee che con i loro peculiari colori azzurro e rosa hanno regalato alle isole una particolare unicità.
Alle Azzorre, sempre grazie al particolare clima umido e temperato, crescono tutti i tipi di verdura e frutta, anche quelli per noi considerati esotici come ananas e banane, accanto ad agrumi e spezie.
Si coltivano inoltre con facilità canapa, lino, tabacco e incredibilmente, unico luogo in Europa, il the!
Altra particolarità: le Azzorre sono un ottimo terreno di raccolta di funghi (anche porcini) che per abitudine e cultura nessuno raccoglie!
LA FAUNA
La più grande ricchezza faunistica dell’arcipelago delle Azzorre era e resta ancora oggi nel mare dove vivono i maggiori mammiferi acquatici: nelle acque attorno alle isole vivono e transitano oltre 24 tipi di cetacei come capodogli, orche e delfini, 5 specie di tartarughe marine, insieme a pesci spada, tonni, barracuda, acciughe, cernie e moltissimi altri tipi di pesci.
Nella zona ci sono abbondanti colonie di molluschi e crostacei che completano una biodiversità marina davvero eccezionale. La zona di incontro tra le fredde acque profonde dell’Oceano e le correnti calde del Golfo rendono infatti l’area delle Azzorre una zona particolarmente ricca di pesci in ogni periodo dell’anno. In numerosi laghi delle isole si trovano inoltre lucci, carpe, trote e trote salmonate.
Grazie alla posizione ideale dell’arcipelago, al centro della rotta tra America ed Europa, e grazie alle sue coste frastagliate, alle ripide scogliere, alla natura incontaminata e ai numerosi laghi, le isole Azzorre sono diventate una sosta quasi obbligata per moltissimi uccelli migratori che sostano, si ristorano e nidificano sul suo territorio nel corso delle loro grandi traversate intercontinentali.
Le Azzorre sono quindi ricche di uccelli marini e rapaci. Per citarne alcuni: nibbi e falchi, starne, corvi, cornacchie,
colombi, gabbiani, la sterna reale, il merlo, il canarino, il petrello di Fea , la berta di Bulwer, la berta minore atlantica, la berta della Macaronesia , l’uccello delle tempeste di Castro e il rarissimo priolo o ciuffolotto delle Azzorre (Pyrrhula murina) che gode di speciale protezione in quanto creduto estinto e riscoperto sull’isola di Sao Miguel, nell’area di Tronqueira.
Un paradiso per gli amanti del birdwatching.
Naturalmente non mancano, viste le numerose aree incontaminate e boschive, porcospini, lepri delle Azzorre, furetti e altri piccoli mammiferi terrestri. Infine, degno di nota, ricordiamo che su tutto il territorio dell’arcipelago azzoriano sono assenti i serpenti. Più in generale si può affermare che non esistono specie pericolose per l’uomo in assoluto.
Ultima nota a margine. Sono due le razze di cani tipiche dell’isola: il Cão Fila de São Miguel – molossoide di taglia medio/grande, ottimo cane da pastore e da guardia, e il Barbado da Terceira, cane di taglia media dal pelo lungo e arruffato, anch’esso utilizzato come cane da lavoro.
Buongiorno, io e una mia amica stiamo organizzando un soggiorno alle Azzorre per fare trekking. Non conoscendole assolutamente, ci chiedavamo quali fossero le migliori isole per fare delle belle camminate (tra i 20 – 30 km al giorno). Sarebbe per ottobre. Il vostro blog é molto bello, complimenti.
Ciao e grazie per i complimenti!
Tutte le isole hanno percorsi di trekking, anche sul nostro blog c’è una apposita sezione dedicata:
https://www.italianialleazzorre.com/trekking-alle-azzorre/
nell’articolo c’è anche il link al sito ufficiale del turismo alla sezione dedicata ai trekking.
E’ difficile decidere perché sono tanti ovunque! 🙂